Di Stefano (MPA): Gruppo su Facebook indegno. Vendere la Sicilia?? La nostra storia e la nostra cultura non si toccano.

E’ il dilagarsi di un sentimento anti - sicilianista e nettamente offensivo nei confronti di un popolo con radici,cultura e storia che si perde nella notte dei tempi. Dopo le ripetute tirate d’orecchio che ho personalmente fatto, nelle settimane passate, a chi degli strumenti sociali-comunicativi, quali facebook e youtube, ne ha fatto un palcoscenico per dar sfogo ai suoi sentimenti razzisti e anti meridionali, oggi l’ennesima denigrante azione da parte di due utenti che hanno dato vita a un gruppo denominato “VENDIAMO LA SICILIA!” . Un gruppo che oltre a prendere in giro la storia Siciliana, nelle sue note di descrizione, descrive la nostra Terra quale peso per tutta l’Italia intera. Fino a qui si potrebbe additare quale azione di una goliardica maratona razzista e anti sicilianista da parte degli autori, ma quello che sconvolge è l’inevitabile conseguenza a questa trovata, ovvero i commenti da parte dei coloro che si sono uniti a questa chat room che scrivono: “non serve a niente una regione piena di terroni” “tornatevene dai vostri fratelli africani” “siciliani buoni solo per i cannoli, andatevene ma lasciateci questi.”. Insomma una serie di sproloqui che determinano e fanno presagire un brutto trend, quello dell’intolleranza. Fino a quando le azioni sono da intestare a qualche stupido estremista razzista anti meridionale, non possiamo far altro che lasciarlo nella sua stupidità. Quando invece le azioni vengono poste in essere da rappresentanti delle istituzioni dobbiamo preoccuparci, perché il risultato è proprio questo: una esaltazione di alcuni errati principi e un istigazione a compiere tali turpi azioni conseguenti un sistema emulativo che non può che preoccuparci. Ovviamente ho personalmente segnalato il gruppo ai moderatori del social network, ma l’angoscia e l’indignazione resta pensando a quanto si è combattuto e quanto sangue è stato sparso per sancire dei diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo, stessi principi oggi minacciati. Nel silenzio delle Istituzioni resto profondamente amareggiato e sbigottito.

Giovanni Di Stefano – Segretario Nazionale Giovani MPA


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Giovanni Di Stefano