L'ITALIA IL PAESE DEI PARADOSSI

Noi italiani viviamo purtroppo in uno stato dove i delinquenti diventano eroi e gli eroi delinquenti.Questa la nazione del paradosso.E' così che si dedicano piazze a chi stava cercando di colpire non certo per gioco chi - bisogna pure ammettere anche a onor del vero - era stato messo forse colpevolmente allo sbaraglio da una struttura carente sotto ogni punto di vista.Molte teste grosse sono saltate,ricordo benissimo,all'indomani del G8 di Genova.E' così che nella facoltà di Lettere di Palermo, in una stuttura pubblica, dove ogni giorno si veicola cultura, si permette di creare un box "Giuliani".Perchè se è vero che il Placanica, uccidendo un povero cristo,che confusamete sapeva di essere no global,non ha certo risolto il problema.Così come Giuliani non era uno stinco di santo, e in ogni caso non era incosciente quando ha deciso di lanciare un estintore a quell'altro povero cristo del Placanica.In tutti questi ragionamenti ciò che è emerge è la mancanza di cultura,la mancanza di un codice etico efficace che ti permetta di capire che non è scagliandoti contro un agente solo e impaurito che dimostri di essere forte.Ciò che è emerge è la mancanza di uno stato forte e sicuro.Infine,mi verrebbe da dire "Homus lupus", ma soprattutto l'uomo, quando è in gruppo, pensa di essere onnipotente, diventa meschino e codardo.Forse,lagente stesso, avrebbe potuto reagire diversamente, ma la sua azione certamente istintiva è una reazione ad un'offesa,ad un attacco subito in quel momento.E di certo queste azioni non si possono prevedere,anche se questo - è giusto dirlo - non ti dà il benestare per sparare ad una persona(nessuno ha il diritto di uccidere un altro essere umano).Piuttosto,l'aver reso un uomo come Giuliani, che è essenzialmente un delinquente(perchè,uno che distrugge volontariamente e che si getta armato contro un poliziotto di certo non è un messia) quasi un martire, un eroe per una certa politica estremista di sinistra è qualcosa di cui la società civile dovrebbe prendere atto.A volte mi illudo di vivere in un paese democratico, o comunque occidentale.Forse è solo un'illusione.Instillare nella mente dei giovani il valore eroico di un gesto distruttore e inneggiante alla violenza come quello commnesso da Giuliani è la prova che questo paese sta andando a rotoli sotto ogni punta di vista.Sulla indennità di 40.000 che la famiglia del Giuliani dovrebbe percepire dallo stato italiano, non mi pronuncio più di tanto,ma mi sembra anche questo - permettemi di dirlo - confinante con il ridicolo. Insomma, per concludere, diceva Cesare Pavese: "Ogni guerra è una guerrra civile"..e quando uccidi un tuo simile, che sia della tua stessa città, nazione o continente è sempre un essere umano.Non bisogna per forza essere conterranei o uccidere 1000 uomini piuttosto che uno per fare una guerra civile. Ogni guerra è civile, perchè ne va l'uomo in quanto essere umano.Questa l'unica e amara certezza.

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danilo nicolosi