I giovani del MpA prendono le distanze dalla Lega






Dopo aver visto sul popolare social network Facebook, una applicazione denominata "rimbalza il clanestino" (nella foto), i giovani autonomisti siciliani ha deciso di troncare ogni rapporto con i "cugini" padani.

E’ indignazione il termine che descrive lo stato d’animo che è presente in noi in questo momento avendo assistito a una caduta di stile insostenibile da parte di alcuni leghisti, compreso il sapiente figlio di Umberto Bossi, che hanno divulgato un gioco on line "Rimbalza il clandestino", ossia un'applicazione sviluppata all'inizio di questa estate e disponibile sulla pagina ufficiale su Facebook della Lega Nord che ha quale scopo quello di far sparire con un clic le barche con gli immigrati a bordo.

"L’Idea in questione - si legge in una nota dle segretario nazionale del MpA - non soltanto è inaccettabile dal punto di vista ideologico e morale ma alimenta nelle menti di costoro il principio che il clandestino non è un uomo ma un target di un video gioco di cattivo gusto. Un gioco che non è semplicemente diseducativo e istigativo alla violenza ma che calpesta principi quale l’uguaglianza e la solidarietà presenti nella “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” e dalla “Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”. Il cattivo gusto è maggiore se si pensa che pochi giorni addietro nello stretto di Sicilia decine di disperati hanno perso per l’ennesima volta la vita".

"Questa azione è da condannare perché insieme alle canzoncine sfottenti nei confronti dei napoletani e dei meridionali da parte di un loro eurodeputato alimenta sentimenti di razzismo e xenofobia che in una Repubblica democratica non dovrebbero assolutamente esistere. Restare inermi ad assistere a queste azioni che di goliardico non hanno nulla significa essere loro complici. In quanto Segretario Nazionale dei Giovani dell’MPA mi sento di esprimere solidarietà ai poveri cristi che nel tentativo di stare un po’ meglio muoiono in quei viaggi della speranza. Chiedendo scusa come Italiano al popolo degli immigrati che sta assistendo a tutto questo, invito i giovani come me a riflettere e non prendere come esempio tali giochi che rasentano la più bassa delle stupidità", conclude Giovanni Di Stefano segretario nazionale dei giovani autonomisti.

Fonte: InfoAgrigento.it


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